Pubblicità ristorante: chi tra Google o Facebook?
La pubblicità per un ristorante è sicuramente molto importante, specialmente se si è all’inizi e bisogna farsi conoscere.
Le chiusure forzate e prolungate hanno quasi fatto dimenticare le esperienze passate, sia ai clienti che ai ristoratori quindi, in un certo senso, quando si riaprirà sarà per tutti come la prima volta!
Io credo che questa situazione ha apportato anche qualche modifica alla nostra personalità, ai nostri gusti (tante cose possono cambiare in più di un anno, specie uno “strano” come questo) quindi anche ai ristoranti che ritorneremo a frequentare.
Cosa vuol dire per un ristoratore?
Partire da zero, con i pro e i contro che ne derivano: chi andava fortissimo un anno e mezzo fa dovrà di nuovo ristabilire la sua autorità, chi non se la passava tanto bene (ed è riuscito a sfruttare le chiusure per migliorarsi) avrà una seconda possibilità di dimostrare quello che vale.
Cosa si può fare nel frattempo se si ha un piccolo budget?
Campagne pubblicitarie per entrare nella lista dei ristoranti da visitare appena si potrà per (ri)costruire la nostra reputazione online il più velocemente possibile!
Oggi in particolare parliamo dei 2 modi più comuni per farlo, ovvero Facebook e Google, e cercheremo di capire quale sia il più adatto per te.
Qual’è la differenza tra Google Ads e Facebook Ads?
Entrambe le piattaforme utilizzano annunci pay per click (paghi in base ai click). Le pubblicità su Facebook possono raggiungere le persone in base ai propri interessi o altre informazioni in possesso da FB, mentre su Google vengono mostrate in base alle parole chiave digitate nel motore di ricerca. La differenza sostanziale sta nella fase del percorso del cliente (buyer’s journey).
Su FB si parlerà ad un audience “fredda” che sta passando il tempo scrollando tra le immagini di amici e vip, su Google al contrario si targhetizza una persona già consapevole del suo bisogno, quindi più propensa a cliccare.
Gli obiettivi della pubblicità per il tuo ristorante
Prima di decidere tra le due opzioni bisogna capire l’obiettivo della tua campagna. Vuoi ottenere consapevolezza del brand (awareness), potenziali clienti (leads) o vendite?
In base a questo dovrai anche decidere cosa scrivere nel testo della pubblicità.
Sicuramente FB è ottimo per creare consapevolezza del brand, mentre Google Ads è ideale per catturare un bisogno ben preciso.
ESEMPIO 1
Nuovo ristorante salutista vuole creare consapevolezza del brand, quindi sceglie FB Ads. L’ideale sarebbe un breve video o una bella immagine che attiri l’attenzione ed evochi delle belle sensazioni, con il bottone scopri di più che rimandi al menu o ad altre informazioni importanti. Chiedere a freddo ad una persona, che neanche sa chi sei e cosa fai, di comprare subito qualcosa, anche se fai l’80% di sconto, spesso è controproducente. Nella maggior parte dei casi non clicca, facendo aumentare il costo per click, chi invece clicca, e magari compra, non diventerà mai un cliente fidelizzato, è venuto solo per lo sconto! Quindi evita di buttare i soldi in questo modo.
ESEMPIO 2
Lo stesso ristorante ha come obiettivo le vendite, cioè la prenotazione di tavoli. Anche se è possibile creare una pubblicità di questo tipo su FB con il tasto prenota subito, bisogna sempre ricordarsi del percorso del cliente citato prima. Le persone generalmente non vanno su FB con l’idea di prenotare un tavolo. Per sfruttare al massimo il budget in questo caso è meglio Google Ads. Immagina che qualcuno stia cercando un ristorante salutista e scriva su Google “ristorante salutista + nome città” e l’annuncio del ristorante in questione appare tra i primi risultati.
Quant’è la probabilità che quella persona clicchi sul sito e prenoti un tavolo?
Ti assicuro che è molto più alta di un qualsiasi annuncio FB e questo è dovuto al percorso del cliente e al suo intento nell’usare una determinata piattaforma.
Pubblicità ristorante: Il budget
Fondamentale per ogni campagna è massimizzare il ritorno sull’investimento.
Su Google Ads bisogna scegliere bene le parole chiave per cui competere in base al prezzo che possiamo permetterci.
Ad esempio se la parola che scegliamo costa 5€ e il nostro budget
giornaliero è di 25€ vuol dire che possiamo permetterci solo 5 click al
giorno, un po’ poco.
Bisogna anche calcolare quanto possiamo permetterci di pagare un cliente in base al guadagno che ci da in cambio.
Se spendo 5€ per acquisire un cliente che mi porta almeno 50€ puliti allora vale la pena no?
Con lo stesso budget di 25€ giornalieri su FB invece potrei potenzialmente raggiungere molta più gente e sperimentare con i vari obiettivi e tipi di audience.
Analizza i dati
Se hai già fatto campagne pubblicitarie in passato, è importante andare a controllare cosa ha funzionato e cosa no.
Anche durante le campagne correnti è sempre buona abitudine testare diversi modelli per vedere quale ha più successo.
Se è la prima volta che ti cimenti in questa avventura allora sarebbe bene fare una piccola ricerca preliminare per capire che tipo di pubblicità stanno usando i tuoi competitor e se stanno avendo dei buoni risultati.
Pubblicità ristorante: dati aggiuntivi prima di decidere
Facebook, secondo uno studio di Hubspot del 2019, offre la pubblicità con il migliore ritorno sull’investimento per due motivi:
- è il social con il numero maggiore di utenti attivi ogni mese
- da la possibilità di targhetizzare in base a dati demografici, traguardi personali, abitudini e interessi.
Google nel 2019 ha stimato che per ogni dollaro speso in pubblicità se ne guadagnano 8.
Secondo uno studio di Smart Insights le pubblicità con la rete di ricerca di Google hanno una migliore resa di click (CTR) rispetto alle pubblicità di FB, questo è dovuto chiaramente alla rilevanza degli annunci per la persona che fa la ricerca.
Esempio di pubblicità con la rete di ricerca.
Con la rete di pubblicità display di Google (quelle che compaiono su i siti che frequenti per intenderci) invece è molto più semplice raggiungere le persone che hanno visitato il tuo sito ma non hanno prenotato (retargeting). Le potrai raggiungere di nuovo su Google, ma anche su YouTube o altri siti che fanno parte della rete display di Google.